Se Brasero non masterizza files .cue (bin)

18 06 2008

Se avete Ubuntu installata, allora avrete Brasero come suite di masterizzazione. La controparte Gnome di K3B è indubbiamente maturata ( pur, a mio avviso, non raggiungendo ancora i livelli di K3B, ma va considerata anche la giovane età del progetto!), presenta tutte le caratteristiche che servono e si avvale di in una interfaccia semplice ed intuitiva. C’è un guaio, però, ed affligge chi tenta di masterizzare certi file immagine scritti nella modalità .bin/.cue. Come saprete si tratta di due file, uno con i dati immagazzinati, uno con i riferimenti da dare al programma di masterizzazione che deve effettuare la copia. Ebbene, se il cuesheet contiene solo il nome del file, Brasero potrebbe avere difficoltà. La soluzione consiste nel aprire il vostro file, ad esempio disco.cue, con un editor di testo, ad esempio gedit, e scrivere nella prima riga il percorso completo che porta al file ( invece del semplice nome del file). Registrate il file appena editato e Brasero si metterà all’opera senza problemi.

Il problema è un bug riconosciuto e segnalato dalla comunità di Ubuntu, come si legge in questa pagina.

EDIT:

Mi è stato fatto notare che potrebbe non essere chiaro cosa va editato. Nel file .cue troverete nella prima riga il nome del file .bin di riferimento: ad esempio Musica.bin. Va sostituito con il percorso di dove si trova il file in quel momento. E’ sul desktop? Ok, allora scrivete /home/vostroutente/Desktop/Musica.bin. Salvate il file e rifate la procedura per la masterizzazione, senza bisogno di alcuna ulteriore conversione.





Network Manager,wicd e associazioni a wlan da terminale

25 11 2007

wifi.pngGiusto l’altro giorno mi è stato segnalato un nuovo Netwotk Manager per Gnome, Wicd. Esso pare risolvere i problemi del Network manager di default, a volte in difficoltà con la gestione di IP fissi e WPA. Inoltre Wicd ha un interfaccia veramente completa, per avere pieno accesso e configurazione alle nostre reti preferite.

Per installarlo basta aggiungere ai repositories

deb http://wicd.longren.org gutsy all

e installarlo da synaptic o apt-get. Una volta installato lanciate il comando

# /opt/wicd/tray.py

da terminale per visualizzare l’applet sulla barra e inserite la stessa stringa in System>Preferences>Session per avviare wicd in automatico ad ogni login di Gnome.
Il fatto è che wicd all’installazione rimuove il precedente network manager, con il quale entra in conflitto. E durante il processo di installazione cade la connessione. Come ristabilirla con strumenti non grafici? La cosa può tornare utile in più occasioni…
Aprite un terminale e diventate root ( a proposito, io odio sudo, perciò in Ubuntu sono solito fare sudo su, metto la password una volta e non ci penso più!). Poi,

ifconfig nomescheda down
iwconfig nomescheda mode managed
iwconfig nomescheda essid nomessid channel numerocanale key chiavedirete

ifconfig nomescheda up
dhclient nomescheda

Ovviamente sostuite i caratteri in corsivo con i nomi veri!! Per avere sott’occhio il nome della scheda, dell’ESSID e del canale, date prima un bel

iwlist scan

Se non usate il dhcp ma avete un IP fisso, allora al posto degli ultimi due passi fate

ifconfig nomescheda ip.ip.ip.ip up
route add default gw indirizzo del gateway

In tutto questo si suppone che la vostra wireless abbia una cifratura wep. Perché in caso di wpa il discorso cambia. Il supporto a wpa in Linux era molto ostico e proprio per questo si consiglia di installare wicd. In effetti, quest’ultimo funziona proprio bene, gestisce tutto il possibile, inclusa la connessione agli essid nascosti.
Se invece avevate già settato una password WPA probabilmente avrete già confidenza con wpa_supplicant e i chipset atheros. Di seguito, un paio di brillanti guide sull’argomento:

Wpa e atheros

BCM4306 e Fedora